le essenze

di dantemotivo

Essenza della Morte


In concomitanza alla parola "morte" (o agli aggettivi morto/a/i/e), vi è sempre l'utilizzo di un forte colpo di timpano o di grancassa, all'unisono con una nota grave di basso tuba o corno: il primo evidenzia la durezza e l'impatto del significato (determinate anche dalla lettera "t"), mentre la seconda richiama la vibrazione della lettera "r". La Morte è un concetto onnipresente nella Commedia, che assume nella Cantica dell'Inferno il significato di dolore e di penitenza.

Essenza del Narratore


Ogni qual volta sia esplicito l'intervento di Dante come narratore, spesso attraverso l'uso delle similitudini, compaiono le chimes, strumenti idiofoni formati da sottili tubi metallici, che emettono un suono paragonabile ad un scroscio di campanelle. Nelle similitudini le chimes compaiono sia sul primo termine di paragone (protasi), sia sul secondo (apodosi). In qualche si è tratto spunto dalla scelta che Steven Spielberg adotta in "Salvate il Soldato Ryan", quando talvolta trasforma il Capitano Miller in spettatore, attribuendogli momenti di perdita di lucidità, rallentando la scena ed ovattando il sonoro realistico, estraniandolo dalla guerra così da evidenziarne l'assurdità.

Essenza di Dio


E' l'utilizzo di parti corali ogni qual volta vi siano interventi divini o prolungati riferimenti argomenti bibilici o a dogmi cristiani. Le parti corali forniscono un'impronta più aulica e solenne alla melodia, talvolta riprendendo il tema del brano in cui sono inserite. Il loro uso esclusivo e raro vuole sottolineare il contrasto tra il Regno dei Cieli e gli Inferi, come uno squarcio di luce nelle tenebre. Un'importante Essenza di Dio la si trova nell'intervento del messo celeste del canto IX, oppure anche nell'invettiva contro i papi del canto XIX.

Essenza di Minosse (o del Numero)


Nel Canto V Dante descrive la figura mitologica di Minosse, il giudice infernale, che ha il compito di ascoltare i peccati dei dannati e di assegnare loro il cerchio di destinazione, in base ai giri compiuti dalla sua coda. Questa facoltà numerologica viene spesso ricondotta anche nella musica, attraverso la metrica del brano, coerentemente al cerchio che il canto descrive, oppure ogni qual volta vi sia un qualsiasi riferimento numerico rilevante. Così il terzo cerchio, descritto nel canto VI, a guardia del quale si trova Cerbero, il cane a tre teste, ha una suddivisione ritmica in 3/4, oppure il Tema dei Ponti, concepito per "Malebolge", è un tema in 10/8, come dieci è il numero dei ponti e delle bolge concentriche.

Essenza del Cammino


Nonostante la cantica dell'Inferno sia composta da 34 differenti canti, ciascuno di essi racconta vicende concatenate e facenti parte di un unico cammino. Ciascun brano musicale ritrae un canto, e deve concludersi in maniera coerente ed attinente con l'inizio del successivo, come si trattasse di un'unica composizione, ad esempio utilizzando i medesimi accordi, o la stessa tonalità, oppure creando richiami ritmici o melodici.

Essenza dell'Attore


Si tratta dell'Essenza più espressiva e significativa che, considerata congiuntamente agli stessi versi danteschi, costituisce la genesi delle atmosfere musicali, del ritmo e delle dinamiche, tanto da poter quasi immaginare l'intera composizione come un'unica Essenza dell'Attore. In realtà vi sono occasioni in cui l'interpretazione dell'attore ha enormemente ispirato l'armonia o la ritmica. L'intonazione della prosa, casualmente o in modo ricercato, è risultata talvolta perfettamente intonata agli accordi in uso. Il primo caso è quello del verso: "ch'i fui per ritornar più volte volto" (Inf. I, v. 36), le parole "per ritornar" dell'interpretazione di Gassman, hanno dato spunto al tema di flauto traverso. In altri casi è possibile notare come i timpani seguano lo scandire di alcune sillabe, oppure come il ritmo subisca variazioni o anticipi, per marcare la recitazione.

Essenza della Natura


In alcuni casi Dante descrive rumori o cita eventi naturali: terremoti, tuoni e vento, o il ronzio d'insetti, oppure di svenimenti e cadute a terra. In tutti questi casi, e similmente in altri, ho utilizzato strumenti e arrangiamenti per imitare e ricordare quei rumori naturali. Molto interessanti le Essenze della Natura utilizzate per riprodurre il sibilo del serpente a sonagli in occasione delle "Tre Furie" del canto IX, oppure lo studio ritmico di trotto e galoppo per la ritmica degli zoccoli dei Centauri nel canto XII.

Essenza della Discesa


Si tratta dell'utilizzo di scale discendenti o di progressioni di accordi a scendere, quando la narrazione dichiara apertamente uno scoscendimento, un baratro o l'affronto di una discesa, rimarcando così l'unica direzione che viene intrapresa nel cammino infernale: verso il basso.

Essenza del Fuoco


Concepita da "Dite" in avanti, è l'utilizzo di glissati di fiati (genralmente tuba o trombone), a simulare il movimento delle fiamme e delle sue lingue. Talvolta i glissati marcano un richiamo esplicito nei versi, in altri casi appaiono improvvisamente, distribuiti nel brano in modo tale da sembrare casuali, come le vampate di calore e l’imprevedibile guizzo della fiamma.